ANA AVIANO
GRUPPO ALPINI C.BATTISTI
SEZIONE DI PORDENONE
STORIA DEL GRUPPO DI AVIANO
GRUPPO ALPINI C.BATTISTI AVIANO
1932-2002
AVIANO
In occasione del 70° di Fondazione del Gruppo A.N.A. di Aviano il capogruppo Rag. Della Puppa Gianfranco in collaborazione con l'alpino C.M. Vialmin Luciano ha curato la pubblicazione storica di pregiata fattura dal titolo
"Il Gruppo Alpini C. Battisti di Aviano nel 70° di costituzione"
Chi sara' interessato potra' acquistae il libro al prezzo di € 20,00 presso la nostra sede - in Via del Santuario n. 1 ovvero a mezzo bonifico bancario maggiorato di € 2,00 per la spedizione.
L a copertina riporta la chiesetta in Piancavallo in una splendida notte invernale (FOTO Berti Alvise)
Saluto del Capogruppo
E’ una tappa importante della vita del Gruppo Alpini C.Battisti di Aviano quella che questo anno siamo arrivati a festeggiare. Ciò significa che non è solo una data da ricordare ma una data che sta a indicare una continuità di intenti e di ideali che hanno realizzato un legame molto forte tra giovani e anziani per la condivisione di Veri Valori che sono diventati un collante stupendo in grado di unire e fondere le diverse generazioni che si sono succedute e che dalla nascita del Gruppo ai giorni nostri hanno impresso il loro carattere. E’ risaputo che gli Alpini sono testardi, che non mollano mai, con i piedi sempre a terra, coraggiosi e nello steso tempo prudenti. Queste caratteristiche hanno permesso quello spirito di corpo che tutti ci invidiano. La fatica non fa paura e viene affrontata con serenità senza mai un lamento ma con grande umanità e umiltà. Tutte queste doti, unite a quei valori sacri e inviolabili portano gli Alpini ad agire per il bene della collettività, ben consci che la forza della ragione e dell’amore è molto più forte della forza delle armi.
E per questo ai Caduti Alpini di tutte le guerre, và il nostro riconoscente ricordo mentre l’augurio che faccio a noi stessi è che nella rimembranza del loro sacrificio, altre guerre non abbiano a compiersi. In questo spirito l’Europa è cambiata, sono cambiati gli scenari in questi ultimi anni, sono crollati i muri che resistevano da oltre 50 anni e i confini sono diventati semplici linee di valore puramente cartografico. I vecchi nemici sono diventati nostri fratelli, da capire, amare e aiutare. Lo straniero che parla un’altra lingua non è più il Nemico, ma piuttosto può esserlo colui che vivendo un cieco egoismo, ignora quello spirito di solidarietà che è segno di civiltà di un popolo .
Questa meravigliosa terra ha bisogno di essere tutelata e protetta e da parte nostra ci mettiamo anche l’anima per difenderla con determinazione e sacrificio come hanno fatto i Nostri cari Veci Alpini che attraverso le fatiche, gli stenti e il sacrificio in vite umane sono passati alla storia nel nobile intento della difesa dei valori e della libertà in cui credevano.
Se anche noi sapremo continuare nella difesa di quei principi e valori essenziali allora potremo affermare che l’eredità dei nostri Veci, quelli che settanta anni fa hanno fondato il Gruppo Alpini C.Battisti di Aviano, non è andata perduta ma che il testimone lasciatoci ha trovato degni successori.
Grazie Alpini di Aviano, grazie di tutto cuore.
Un cordiale saluto dal Vostro Capo Gruppo
rag. Gianfranco Della Puppa
STORIA DEL GRUPPO
Sopra il decreto che fissa la giornata di leva al Comune di Aviano
1919
STORICHE FOTO ALPINI DI AVIANO IN TRINCEA
Riportiamo di seguito i principali avvenimenti che hanno caratterizzato questi 70 anni di storia del Gruppo Alpini di Aviano. La documentazione storica manca per i primi anni cioè per il periodo che va dal 1932 al 1951, anche se parzialmente testimoniata in poche e significative foto.
Scorrendo la documentazione risulta imponente l’attività settantennale degli Alpini operanti tra la gente. Nel periodo della guerra le attività venivano sospese ed era impossibile dare una collocazione agli A-lpini perché tutti li ritroviamo in un blocco unico ,sconfinato nella leggendaria storia della Divisione Alpina Julia
Il contenuto di questo libro sarà un susseguirsi di date, di fatti e di episodi collegati tra loro perché base dello stesso spirito alpino di attaccamento ai valori irrinunciabili delle nostre tradizioni, ai valori morali, sociali e patriottici, di un indelebile ricordo dei nostri caduti delle guerre, fieri di portare il CAPPELLO ALPINO.
Tutto ciò che è accaduto in questi 70 anni della nostra attività, il volume raccoglie e consegna alla storia, divenendo un punto di riferimento e informazione.
Da l’Alpino del 15 febbraio 1932 , … Anche questo ridente paese sito ai piedi della montagna, dai caratteristici costumi friulani, che in ogni tempo ha dato alla patria il fiore degli alpini ed artiglieri alpini, vuole avere il suo gruppo. Numerosi gli intervenuti domenica scorsa 17 gennaio, veci e bocia, e quello che più rallegra , un entusiasmo nei giovani, come in alcun altro luogo si ebbe a riscontrare. Il segretario del Comune, ( Italo Pierucci n.d.a. ) presenti rappresentanti del Consiglio sezionale, ebbe a portare il suo saluto da artigliere alpino, e quello del Commissario del comune sig. Fabris, assente per altri impegni, nonché l’assicurazione che il Commissario darà tutto il suo incondizionato appoggio. A giorni sarà fissata la data per l’inaugurazione del gagliardetto, e molto probabilmente anche della fanfara, che con encomiabile spirito alpino i giovani vogliono istituire.
Il 26 giugno 1932 s’inaugura ufficialmente il gruppo di Aviano. Il corteo, dopo un omaggio al Monumento ai Caduti, si porta nella parrocchiale dove è benedetto il gagliardetto. Celebrata la Messa Solenne parlano il cappellano alpino Prof. Don Signorini e il Gen. Ronchi, oratore ufficiale. Alle 12,30 rancio e nel pomeriggio concerto della fanfara sezionale.
Capogruppo l’artigliere Pierucci dott. Italo
Dal 1932 al 1939 il Gruppo Alpini in Congedo Cesare Battisti era molto partecipe alle varie manifestazioni ANA.
Il primo settembre 1939 scoppia la seconda guerra mondiale e il 12 giugno anche l’Italia erntra nel conflitto, comincia così per molti la lunga e dolorosa avventura.
Nel maggio 1945, finita la guerra furono gli anni della ricostruzione e della ripresa. Gli Apini ricominciarono a ritrovarsi e sempre più spesso alle Adunate Nazionali, avvenivano incontri tra ex prigionieri e reduci dal fronte.
Forte era il desiderio, ad Aviano, di ricostituire il gruppo Alpini per riprendere in pace , quello che la guerra aveva fatto dimenticare. Nasce così più forte di prima lo spirito Alpino da tuttI quelli che avevano sofferto al fronte, nelle steppe russe o nelle calure dell’Africa, nei freddi monti della Grecia o dell’Albania.
Il 6 giugno 1951 il dott. Mario Zennaro comunicava al Maresciallo Comandante la Stazione dei Carabinieri di Aviano:
E' mio dovere informarLa che il giorno 26 maggio 1951, alle ore 21, per iniziativa dello scrivente e dei Sigg, VENTURA rag. Carlo, Sottoten. di Complem. degli Alpini e BUCCO Umberto di Fortunato caporalmagg.degli Alpini, ha avuto luogo una riunione di circa 40 Alpini in congedo onde gettare le basi di una riorganizzazione del già esistente e non più ri costituito Gruppo Alpini in Congedo “Cesare Battisti” di Aviano.
Mentre si stanno svolgendo ì preliminari e le pratiche per la rinascita dell’Associazione che sarà Gruppo o Sezione, a seconda del numero degli elementi e delle decisioni dell’A.N.A, per unanime consenso la SEDE e quindi il luogo delle riunioni è provvisoriamente sita in un locale della Locanda gestita dal sig, Mario Viel in Piazzale Trento di Aviano.
Scopi dell'Associazione sono, come del resto previsto dallo Statuto A.N.A:
1) Tener vive le tradizioni e le caratteristiche degli Alpini, fa vorendo buoni rapporti di colleganza con i reparti alle armi.
2) Raccogliere ed Illustrare 1 fasti e le glorie degli Alpini, celebrando le gesta del Corpo e dei singoli che ne fanno parte.
3) Cementare i vincoli di fratellanza tra gli Alpini di qualsiasi grado e condizione e curare, entro i limiti di competenza, i loro interessi e l’assistenza reciproca.
4) Promuovere e favorire lo studio dei problemi della montagna, in armonia con gli scopi specifici dell’Associazione.
L’associazione, apolitica, si prefigge quindi in conclusione il compito di tener desto il sentimento di italianità, sentimento che è squisitamente una dello prerogative del Corpo.
Facendo fin d’ora assegnamento sull’appoggio dell'Arma dei Carabinieri ringrazio anticipatamente.
Il 20 giugno 1951 il ten. medico degli alpini di C. dott. Mario Zennaro primario chirurgo dell’Ospedale civile di Aviano inviava una lettera all’ ANA di Milano, dove su incarico di una cinquantina di alpini in Congedo chiedeva l’autorizzazione alla ricostituzione del gruppo “ Cesare Battisti “ già esistente in Aviano e non ancora riorganizzato dopo le vicende dell’ultima guerra. La risposta giungeva il 26 giugno, dall’ing. Giannino Carulli, un vicepresidente, che compiacendosi della progettata ricostituzione del gruppo lo invitava a rivolgersi alla sezione di Pordenone.
Riprendeva così la sua attività il Gruppo Alpini in Congedo “ Cesare Battisti “ di Aviano.
Capogruppo il Ten Med. Zennaro dott.Mario, decorato del fronte greco-albanese, vice capogruppo il Ten Ventura rag. Carlo, valoroso combattente e segretario l’Alpino Sergio Ghiro.
Un primo impegno fu la costruzione di una cappella votiva, dedicata agli Alpini Caduti di tutte le guerre, in Piancavallo. Il 9 settembre, presso la sede del Gruppo, la Locanda Viel, viene costituito il comitato pro costruzione Cappella Commemorativa che risulta composto dalle signore: Trevisan Luisa, Trevisan Orsolina, Angelica Silvana, Zanco Marisa, Zanco Giuditta, Menis Anita, Cipolat Maria Luisa, Ossena Emma, Biancat …, Cipolat …, Della Puppa Ermida, Rossi Irene, De Piero Maria, Mellina Teresina, Gant Nella, Magris Rosina, De Chiara Delfina, Borta Luciana, Strasorier Anna Maria, Lis Flora, Morson Valeria, Marin Lina.
La chiesetta, affidata quale progetto al prof. Aldo Furlan, sostenuta finanziariamente per la massima parte dalla popolazione e col concorso della Sezione Alpini di Pordenone, viene costruita a poca distanza dal preesistente Rifugio Policreti, incendiato dai Tedeschi nel settembre del 1944, del quale vengono utilizzati parte dei materiali. Domenica 30 settembre, in una giornata piovosa, la Cerimonia di Benedizione e di inaugurazione del Tempietto Votivo. Tra gli invitati, oltre al Reparto in Armi con Fanfara dell’8° Reg. Alpini, la Medaglia d’Oro al V.M. Ziliotto Angelo di Paderno del Grappa, il prof. Don Tallin del collegio “Don Bosco” che celebrò la S. Messa in suffragio delle penne nere scomparse, delle quali con nobili espressioni cristianamente rievocò il ricordo. Il sig. Col. Frangipane Giovanni Sindaco di Aviano, il sig. Cap. Falchi Giorgio in rappresentanza del Nucleo Aeroportuale, il sig. Cap. Vidoni rag. Giordano di San Daniele del Friuli con la sua corale, il sig. Magg. Giorgini dell’Ispettorato Distrettuale Corpo Forestale di Udine, il sig. Toffolon Sandro della Sezione di Pordenone, la rappresentanza della locale Stazione dei Carabinieri, i sigg. Marchi Gino e Cecchella dott. Aldo del C.A.I. Numerosi intervennero gli abitanti dei Comuni di Aviano e Budoia. La cerimonia si concluse con l’intervento del Capogruppo dott. Zennaro che con parole patriottiche sottolineò il significato della realizzazione. Dopo un rinfresco al rifugio CAI, il ritorno in Aviano, dove per tutto il pomeriggio si alternò il concerto della Fanfara dell’8° ed i canti della corale di San Daniele.
Il 17 Agosto 1952 in Piancavallo il Gruppo di Aviano porta nel capitello la statua della Madonna delle Nevi, pregiato lavoro artistico in legno della scuola di Ortisei, offerta dagli amici di Aviano. Dopo la deposizione di una corona di alloro alla memoria delle Penne Mozze. Seguiva la S. Messa celebrata da Mons. Luigi Janes, della classe 1821. Fu come cappellano militare dell’8° Alpini sul Pal Grande e Pal Piccolo, sul Piave. Fu vicerettore del Seminario. Preside dell’istituto Vendramini, direttore del Popolo, parroco ad Azzano Decimo, Preside al Liceo Marconi di Savorgnano, Vicario della Cattedrale di Concordia. Decorato di due Medaglie al V. M.
Ringraziava quindi i convenuti il ten. rag. Carlo Ventura pronunciando parole pervase di patriottismo e di spirito alpino.
Per agevolare i partecipanti, anziani e familiari, venne chiesta l’autorizzazione alla motorizzazione civile di poter organizzare un servizio di camion dalla Piazza Duomo di Aviano alla località Bornass. Furono messi a disposizione: dalla Ditta Chiementin & C. un FIAT 634 ed un LANCIA 3 Ro, dalla Ditta Mellina Bares Sante un LANCIA 3 Ro, dalla Ditta Rizzo Antonio e F.lli un URSUS OM. Dalla località Bornass al Piancavallo si proseguiva a piedi.
7 agosto 1955 il convegno al Piancavallo si svolge nella maniera più bella e più tradizionale, intorno al sacello eretto in memoria dei caduti dal Gruppo di Aviano. Parlano il Dr. Zennaro, Capogruppo di Aviano e il Presidente Dr. Scaramazza. Si stabilisce che la riunione diventi annuale.
Il 12 settembre 1955, si fonda il nuovo gruppo di Marsure il quale si stacca dal grosso Gruppo di Aviano, sempre ben condotto dal Dr. Zennaro. Semplice ma significativa la cerimonia con la S. Messa. Il discorso ufficiale è tenuto dal Dr. Scaramuzza. Madrina del gagliardetto è Tassan Toffola Maria, moglie della Medaglia d’Argento Redolfi Giuseppe Giacomo dell’8° Regg. Alpini, 109a Compagnia, morto il 14 novembre 1917. Tra i fondatori Luigi Mazzega classe 1837 combattente prima guerra mondiale, Riccardo Mellina classe 1914 in Russia con il Btg. Cividale dell’8° Alpini e Givanni Lama Bernard classe 1890 combattente guerra 1915 18.
Capogruppo Lama Romano, al quale seguirà due anni dopo Mellina Riccardo.
Sei soci di S. Martino di Campagna iscritti ad Aviano si staccano per dar vita al Gruppo locale. Il 12 settembre 1955 c’è la cerimonia ufficiale, S. Messa officiata da Don Luigi Pessot. Madrina è Maria Arban, nipote della Medaglia d’Argento alla memoria Angelo Arban.
Gli Alpini di San Martino, in effetti, il 21 febbraio 1932 si erano già riuniti con il gaglirdetto offerto dal conterraneo cap. Arban del 7° Alpini, benedetto da Don Janes celebrante la S. Messa e oratore ufficiale. Non fu però ufficializata la costituzione del Gruppo.
Capogruppo Benito Marcolin
Nel 1956 avviene l’inaugurazione ufficiale del Gruppo di Malnisio. Il discorso è tenuto dal dott. Zennaro, capogruppo di Aviano. Madrina del gagliardetto la vedova di guerra Doris Magris. Organizzatore e primo capogruppo Callisto Favetta, che rimarrà in carica per dieci anni.
Nello stesso anno, 1956, il Gruppo “ Cesare Battisti “ di Aviano diventa Sottosezione, avendo in seno formato tre nuovi Gruppi: San Martino, Marsure, Malnisio.
Nel 1957 Il dott Mario Zennaro lascia l’incarico di Capogruppo di Aviano, viene nominato nuovo Capogruppo il Ten. di comp. Ventura rag. Carlo
Il periodo 1957 al 1961 trascorre senza attività di particolare rilievo, il Gruppo partecipa alle varie adunate Nazionali e Sezionali ed intensifica la presenza in Piancavallo grazie anche all’apertura della strada fino al rifugio CAI.
Nel 1962 il Gruppo di Aviano inizia l’interessamento presso l’Amministrazione Comunale per l’assegnazione dei lotti di terreno n° 76, 79, 80 e 81, attinenti la chiesetta in Piancavallo, al fine di creare una zona di rispetto. L’interessamento, iniziato dal Ten. Ventura rag. Carlo, con lettera del 19 settembre, viene ribadito dal Sig. Paronuzzi cav. Valentino, che subentra alla direzione del Gruppo di Aviano, e trova accoglimento nella lettera, prot. 1981, del 26 marzo 1965 del Sindaco Lorenzin cav. Ernesto dove ribadisce di riservare i lotti di terreno ad uso di Cappella Alpina del Piancavallo con l’autorizzazione di piantagioni di alberi e di avvalersi, per quanto occorra, dell’opera del tecnico comunale per i manufatti, gradinate e quanto altro occorrente.
Dal 1962 al 1965 il Gruppo è impegnato, oltre alle manifestazioni Sezionali, a valorizzare il consueto impegno delle Giornate di raduno in Pincavallo.
Nel 1966 Capogruppo di Aviano diventa Barbieri Mari,con il quale il Gruppo attinge nuove energie e avvia subito un periodo di intenso lavoro che troverà negli anni successivi fino al dicembre 1996 motivo di aggregazione e soddisfazione. Per l’intensa attività e attaccamento dimostrato agli Alpini la Sezione di Pordenone gli conferirà nel dicembre 1972 il titolo di Cavaliere per meriti Alpini.
7 agosto 1966 ha luogo la prima gara di marcia per il trofeo Madonna delle Nevi, poi ripetuta ogni anno alla prima domenica di Agosto.
Il Gruppo di Aviano con Serafin, Gattoni, Rigo con un tempo di 45’ 45” risulta vicitore della prima edizione.
ALBO D’ONORE
TROFEO MADONNA DELLE NEVI
Gruppi, Reparti, Sezioni, e Associazioni
Primi assoluti nelle varie edizioni
PRIMO
1966
|
AVIANO
|
ALP.- SERAFIN,GATTONI,RIGO
|
TEMPO
|
45'45"
|
1967
|
CANEVA
|
ALP.- ZAGHET,VIEL ,ZAGO
|
ID
|
57'36"
|
1968
|
CANEVA
|
ALP.- VIEL ,ZAGO,ZOLDAN
|
ID
|
51'19"
|
1969
|
CORDOVADO
|
ALP.-COASSIN,ELLERO,VERSOLATO
|
ID
|
52'21"
|
1970
|
CORDOVADO
|
ALP.-COASSIN,ELLERO,AMBROSIO
|
ID
|
48'46"
|
1971
|
CORDOVADO
|
ALP.- COASSIN ,ELLERO,AMBROSIO
|
ID
|
47'15"
|
SPECIALE DEL CENTENARIO
1972
|
CORDOVADO
|
ALP.COASSIN,AMBROSIO,ZADRO
|
TEMPO
|
46'57"
|
SECONDO
1973
|
BRUGNERA
|
ALP.ROVER,LOT,TOMASELLA
|
TEMPO
|
46'51"
|
1974
|
BRUGNERA
|
ALP.ROVER ,LOT,ZAMMPIERI
|
ID
|
43'04"
|
1975
|
BRUGNERA
|
ALP. ROVER ,LOT,ZAMPIERI
|
ID
|
41'38"
|
TERZO
1977
|
BRUGNERA
|
ALP.ROVER,LOT,SPESSOTTO
|
TEMPO
|
38'50"
|
1978
|
BRUGNERA
|
ALP.ROVER,LOT,SPESSOTTO
|
ID
|
37'11"
|
1979
|
BRUGNERA
|
ALP.ROVER,LOT,SPESSOTTO
|
ID
|
43'53"
|
QUARTO
1980
|
BRUGNERA I
|
ALP- ROVER,LOT,SPESSOTTO
|
TEMPO
|
44'40"
|
1981
|
BRUGNERA I
|
ALP- ROVER,LOT,SPESSOTTO
|
ID
|
42'28"
|
1982
|
AMICI GIAIS
|
ALP -BOSCHIAN CAMP,. POLO , P
|
ID
|
46'20"
|
1983
|
BRUGNERA
|
ALP- ROVER,LOT,SPESSOTTO
|
ID
|
41'07"
|
QUINTO
1984
|
BRUGNERA I
|
ALP- ROVER,LOT,SPESSOTTO
|
TEMPO
|
41'20"
|
1985
|
BRUGNERA I
|
ALP- ROVER,LOT,SPESSOTTO
|
ID
|
40'44"
|
1986
|
BRUGNERA I
|
ALP- ROVER,LOT,SPESSOTTO
|
ID
|
40'58"
|
SESTO
1987
|
BRUGNERA II
|
ALP.LOT,ROVER,SANTAROSSA
|
TEMPO
|
42'06"
|
1988
|
BRUGNERA II
|
ALP.LOT,ROVER,SANTAROSSA
|
ID
|
42'27"
|
1989
|
IVC.A.A.
|
AL.SAVOLDELLI,AVIGNONE,VIEL
|
ID
|
40'28"
|
1990
|
BRIG.ALP.CAD.
|
ALP.CORBARA,DE BOIT,BERNABEI
|
ID
|
40'36"
|
1991
|
BRUGNERA I
|
ALP.ROVER ,LOT,SANTAROSSA
|
ID
|
40'38"
|
SETTIMO
unico Per il 60° ann. Gr. Aviano
1992
|
BRUGNERA
|
ALP.LOT,FURLAN,BALDASSARRE
|
TEMPO
|
41'17"
|
OTTAVO
1993
|
BRUGNERA 3
|
FURLAN.ROVER.LOT
|
TEMPO
|
40'53"
|
1994
|
BRIG. ALP. CADORE
|
BAR,CACIAVILLANI, DE POL
|
ID
|
43'00"
|
1995
|
ANA CANEVA
|
DEL FAVERO ,TOMASELLA,VIEL
|
ID
|
43'18"
|
1996
|
ANA CANEVA
|
POLITO,TOMASELLA,VIEL
|
ID
|
41'46"
|
1997
|
POL.MONTREALE 2
|
SERENA,PITTAU,DEL FRARI
|
ID
|
43'55"
|
1998
|
ANA CANEVA
|
POLITO,TOMASELLA,VIEL
|
ID
|
43'27"
|
NONO
1999
|
POL. MONTREALE 2
|
SERENA.BRUNA,DEL FRARI
|
TEMPO
|
43'02"
|
2000
|
AZZANO RUNNERS
|
MORETTON,MORETTON,DELLA TORRE
|
ID
|
41'26"
|
2001
|
ATL.DELL'AGNESE
|
MORETTON.MORETTON,PILOT
|
ID
|
42'41"
|
2002
2003
|
ATL.DELL'AGNESE
ATL. DELL'AGNESE
|
VELO,PIRO',DELLA FIORENTINA
MORASSUT.PIR0',DEL BIANCO
|
ID
ID
|
44'58"
45'04"
|
DECIMO
UNICO PER L'80° DELLA SEZIONE DI PORDENONE
2004
|
POL.MONTREALE3
|
PITAU,BISARO,DEL FRARI
|
TEMPO
|
1.47'45"
|
TROFEO PRESIDENTE MARIO CANDOTTI
A) ANA
1985
|
BRUGNERA I
|
ROVER,LOT,SPESSOTTO
|
TEMPO
|
40'44"
|
1986
|
BRUGNERA
|
ROVER.LOT,SPESSOTTO
|
ID
|
40'58"
|
1987
|
BRUGNERA II
|
LOT,ROVER ,SANTAROSSA
|
ID
|
42'06"
|
1988
|
BRUGNERA II
|
LOT,ROVER ,SANTAROSSA
|
ID
|
42'27"
|
1989
|
BRUGNERA
|
LOT,ROVER ,SANTAROSSA
|
ID
|
42'32"
|
1990
|
BRUGNERA
|
LOT,ROVER ,SANTAROSSA
|
ID
|
40'50"
|
1991
|
BRUGNERA I
|
ROVER ,LOT,SPESSOTTO
|
ID
|
40'38"
|
1992
|
BRUGNERA I
|
LOT,FURLAN,BALDASSARRE
|
ID
|
41'17"
|
1993
|
BRUGNERA III
|
FURLAN,ROVER.LOT
|
ID
|
40'53"
|
1994
|
CANEVA
|
VIEL,TOMASELLA,POLITO
|
ID
|
43'05"
|
1995
|
ANA CANEVA
|
DEL FAVERO,TOMASELLA ,VIEL
|
ID
|
43'18"
|
1996
|
ANA CANEVA
|
POLITO ,TOMASELLA,VIEL
|
ID
|
41'46"
|
1997
|
ANA CANEVA
|
PITTON.POLITO,VIEL
|
ID
|
45'25"
|
1998
|
ANA CANEVA
|
TOMASELLA,POLITO,VIEL
|
ID
|
43'27"
|
1999
|
ANA BRUGNERA
|
ROVER,LOT,BALDASSARRE
|
ID
|
45'39"
|
2000
|
ANA CANEVA
|
DEL FAVERO,POLITO,VIEL
|
ID
|
45'39"
|
2001
|
ANA CANEVA
|
DEL FAVERO,POLITO,VIEL
|
ID
|
44'32"
|
2002
|
ANA BRUGNERA
|
LOT,BALDASSARRE,ZAMPIERI
|
ID
|
48'37"
|
2003
|
ANA CANEVA
|
AMBROSET,DE LFAVERO,POLITO
|
ID
|
46'42"
|
2004
|
ANA CANEVA
|
AMBROSET,DEL FAVERO ,POLITO
|
ID
|
1.49'41"
|
TROFEO ANA PIANCAVALLO
B) REPARTI MILITARI (IV C.A.A.)
1968
1969
1970
1971
1972
1973
1974
1975
1976
1977
1978
1979
1980
1981
1982
1983
1984
1985
1986
1987
1988
1989
1990
1991
1992
1993
1994
1995
1996
1997
1998
1999
2000
2001
2002
2003
2004
|
8°RGT.ALPINI
ID
3°ART.MONTAGNA
7°RGT.ALPINI
ID
8°RGT.ALPINI
ID
GS.BRIG.JULIA
NESSUNO
GS.BRIG. JULIA
GS BRIG. JULIA
GS TRIDENTINA
GS BRI. JULIA
GS BRIG.CADORE
GS BRIG.JULI
BRIG.A. CADORE
ID
ID
BRIG.TRIDENTINA
BRIG. AL.CADORE
ID
IV C.A.AL.
BRIG. A.CADORE
ID
ID
ID
ID
ID
NESSUNO
GS BRIG.JULIA
GS BRIG. JULIA
ID
NESSUNO
GS BRIG.JULIA
ID
BASE USAF AVIAN
8°RGT jULIA
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BARBONETTI, PICCO ,SOLDAN
CAPRA, DE BENEDICTIS ,ZUCCONI
DAL ZOTTO ,DALTOE',PASSERO
DALLA RIVA,DE SANDRE,ROSSI
GRECO,STALLIVIERE,HUBER
BARITUSSIO,CONCINA,PUNTEN
BARITUSSIO,CONCINA,FURLAN
BARITUSSIO,JURETIGGARDEL
NON DISP. INTERVENTI TERREMOTO
BARITUSSIO,GORZA,BATTISTEL
BARITUSSIO,SILVERIO,PITTON
DA CANAL.FITSCHER,RUBNER
BARITUSSIO,PUNTEL,DE PAOLI
BORTOLUZZI,DE BONA,CODEN
BUGNO,BACCI,CORONA
ZAPPI,DE BIASI,GIOVANELLI
MARCON,BATTILANI,DI BONA
MANZA,FRESCURA,CORRA'
ANESI,MAURER,DEL MARCO
PISON,BUSA,NORO
BUZZOLA,POMARE',SCOLA
SAVOLDELLI,AVIGNONE,VIELMI
CORBARA,DA BOIT,BERNABEI
TOSIN,ALVERA',DE MARTIN
DARIVA,MORO,SARTORE
FRACASSI,CECCHETTI,GALLINA
BARP,CACCIAVILLANI,DE POI
PILLAN,DE PELLEGRINI,DE RIZ
NON ASSEGNATO
RIELCA,BARADEL.ADARI
COLLINO,SATTOLO,BORZI
COLLINO,PIRAS,TROTTO
NON ASSEGNATO
HLADNIC,PEZZOLA,FIANDANESE
GERIN,REBULI,PRESCHERN
GIDCUMB,TIBURSKI,OBRUH
ROMANIN,MICHELON.KRATTER
Dal 2004 a staffetta
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TEMPO
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45'01"
49'03"
44'39"
45'35"
51'19"
46'40"
47'04"
37'42"
0
43'25"
41'49"
47'40"
50'09"
43'29"
52'22"
44'22"
46'35"
43'36"
49'05"
43'44"
44'01"
40'28"
40'36"
43'46"
44'23"
44'14"
43'00"
47'48"
0
53'17"
46'04"
45'23"
0
48'35"
48'35"
1.06'44"
2.05'38"
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TROFEO ANA PORDENONE
C)ALTRE ASSOCIAZIONI
1972
1973
1974
1975
1976
1977
1978
1979
1980
1981
1982
1983
1984
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ANA BELLUNO
ERTO
ERTO
ANA CIVIDALE
NESSUNO
CASTELLO AVIANO
IVO SPORT
GS TAMBRE
ANA TREVISO
ANA TREVISO
AMICI GIAIS
GR .S. ALPAGO
AMICI GIAIS
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MARIN,ROSSI,CAVASIN
FILIPPIN, FILIPPIN, CORONA
FILIPPIN.FILIPPIN.CORONA
PULLER,MISCORIA,JUSIG
TERREMOTO FRIULI
DE BORTOLI,VIALMIN,VIT
DAL GATTO,DAL GALLO,ROMANIN
BORTOLUZZI,BORTOLUZZI ,DELLA L.
PIZZAIA,GATTO,PERIN
GATTO,PERIN.GUGLIELMIN
BOSCHIAN C.,POLO G.,POLO W.
BORTOLUZZI,NARDI,DAL BORGO
BOSCHIAN C.,POLO G.,POLO W
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TEMPO
ID
ID
ID
ID
ID
ID
ID
ID
ID
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ID
ID
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46'46"
54'51"
47'36"
39'19"
====
46'16"
39'39"
45'54"
48'07"
49'09"
46'20"
42'09"
45'31"
|
TROFEO GEN. ZAVATTARO ARDIZZI
C)ALTRE ASSOCIAZIONI
1977
1978
1979
1980
1981
1982
1983
1984
1985
1986
1987
1988
1989
1990
1991
1992
1993
1994
1995
1996
1997
1998
1999
2000
2001
2002
2003
2004
|
BRUGNERA
BRUGNERA
BRUGNERA
BRUGNERA I
BRUGNERA I
BRUGNERA II
BRUGNERA
BRUGNERA I
G.BOCCE S.MARTINO
AMICI GIAIS
SIMP, ANA CANEVA
SIMP. ANA CANEVA
AMICI ANA CANEVA
AMICI ANA CANEVA
AMICI ANA CANEVA
AMICI ANA CANEVA
G.S.A.CANEVA
GSA CANEVA II
GSA CANEVA
AMICI ANA BRUGNERA
POL. MONTREALE 2
POL. MONTREALE 2
POL. MONTREALE 2
AZZANO RUNNERS
ATL. DALL'AGNESE
ATL DALL'AGNESE
ATL. DALL'AGNESE
POL. MONTREALE 3
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ALP. ROVER ,LOT, SPESSOTTO
ALP. ROVER ,LOT, SPESSOTTO
ALP. ROVER ,LOT, SPESSOTTO
ALP. ROVER ,LOT, SPESSOTTO
ALP. ROVER ,LOT, SPESSOTTO
ZAMPIERI,SOLDAN,SANTAROSSA
ALP. ROVER, LOT, SPESSOTTO
ALP.ROVER, LOT, SPESSOTTO
TRACANELLI,MOZZON ,VELLO
POLO G.,BOSCHIAN C., POLO W
VIEL , POLES, VALLIN
PIALA,POLES,VIEL
POLES,TREVISAN,VIEL
POLES,TREVISAN ,VIEL
POLITO,TREVISAN,VIEL
POLITIO,TREVISAN,VIEL
DEL COL,FABBRO,LORENZI
CASAGRANDE ,DEL COL. PITTON
FABBRO,LORENZI,ROSA
LOT,BALDASSARRE,CARNIEL
SERENA,PITTAU, DEL FRARI
SERENA,BRUNA,DEL FRARI
SERENA ,BRUNA,DEL FRARI
MORETTON,MORETTON.DELLA T.
MORETTON,MORETTON,PILLOT
VELO,PIRO',DELLA VALENTINA
MORASSUT.PIRO',DEL BIANCO
PITTAU,BISARO,DEL FRARI
dal 2004 a staffetta
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TEMPO
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D
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D
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38'50"
37'11"
43'53"
44'40"
42'28"
49'24"
41'07"
41'20"
41'48"
45'22"
45'27"
43'54"
42'20"
41'11"
41'31"
42'18"
43'31"
46'06"
44'23"
43'47"
43'55"
44'18"
43'02"
41'26"
42'41"
44'58"
45'04"
1.47'45"
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TROFEO PRO LOCO AVIANO
D)FEMMINILI
1999
2000
2001
2002
2003
2004
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AZZANO RUNNERS
G.S. ALP.CANEVA
AZZANO RUNNERS
AZZANO RUNNERS
ATLETICA BRUGNERA
ATLETICA AVIANO I
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TONIOLOMPIVETTA,MATTIOL L.
BROSSA,GOI,ROMANO
TONIOLO,BATTISTELLA,BASSO
TONIOLO,MORETTI,BASSO
GOBBO,MATTIUZ,DALL'ACQUA
BUZZI,DALL'ARMI,MATTIOZ
dal 2004 a staffetta
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TEMPO
ID
ID
ID
ID
ID
|
01.01'15"
01.01'34"
01.14'38"
01.08'27"
59'05"
1.47'45"
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4 novembre 1966 alluvione Prata. Gli Alpini del gruppo di Aviano portano il loro aiuto e nei giorni dal 20 al 27 novembre raccogliendo in tutto il territorio del Comune e quindi consegnandolo al Sindaco, al Parroco, ed al Capogruppo di Prata di Pordenone oltre 200 quintali di patate e granoturco, 183 quintali di fieno e paglia, 310 quintali di legna da ardere, 35 quintali di indumenti vari quali materassi, letti, fornelli, vestiario. Un totale di 736 quintali recapitati alla popolazione di Prata con cinque autotreni con rimorchio e cinque automezzi U.S.A.F., due autocarri Fiat 640, e due Fiat 615 e due furgoni. Gli automezzi furono forniti con alto senso di solidarietà da: Autotrasporti Rizzo, Autotrasporti Mellina, Comando Base Aerea Nato USA, Autotrasporti Menegoz, Calce Berton, Ditta Marmi Mazzocco. Commovente fu il lungo abbraccio fra i Capigruppo di Prata e Aviano, Cereser e Barbieri.
Il Gruppo di Aviano ha una sede. Un locale in via Roma 1 ad Aviano, proprietario Panizzut Giuseppe. Un modico contratto di affitto regola il rapporto.
20 agosto 1967 presso il monumento eretto in memoria dei minatori ed emigranti a Giais a cura del Gruppo e organizzata dai consiglieri di Giais Basso Mario e Boschian Ernesto si tenne una manifestazione prettamente alpina, forte di 40 iscritti, che pur economicamente indipendenti restano a far parte del Gruppo di Aviano. Alla manifestazione intervengono il Sindaco cav. Lorenzin e la S. Messa viene officiata dal missionario Don Filipputti.
Nel 1967 viene completata la cappella, in Piancavallo, dedicata ai Caduti, con la sistemazione della zona circostante, della scalinata e della recinzione. Il lavoro effettuato nei giorni domenicali e festivi, per un totale di circa 1500 ore lavorative, con la presenza di 100 Alpini di Aviano, 8 di Marsure e 25 di Prata di Pordenone, tra l’estate 1966 e 67, viene portato a termine.
Il materiale impiegato fu: 170 qli di cemento, 80 mc di ghiaia, 250 kg di ferro da armatura, 60 mq di griglia, 10 mc di ghiaione, tavolame vario. Per la realizzazione collaborarono: il Comune di Aviano, il Comune di Moggio Udinese, con il dono dei larici serviti per la recinzione, Società Ediltur di Pordenone; le Ditte: Mellina di Aviano, Rizzo di Aviano, Berton di Castello di Aviano, Mellina di Marsure, Menegoz di Aviano.
Per iniziativa del Gruppo e con la collaborazione del Comune, a seguito dell’incendio che ha distrutto il fienile della famiglia Calderan, i cui figli Angelo e Renato ed il padre Mario hanno positivamente collaborato alla costruzione della scalinata in Piancavallo, si è proceduto alla sfalciatura e raccolta di fieno a favore dei Calderan nelle zone di Pian delle More e Ciamp del Miedi, effetuato nelle domeniche dell’agosto 67.
Instancabile è il lavoro del Gruppo di Aviano. La cappella dedicata ai caduti in Piancavallo viene trasformata in chiesetta, su progetto del socio art. alp. Luigi Berti. L’opera, in pietra faccia a vista e copertura aperta in legno e tetto di lamiera di stile alpino, donato dalla Ditta Cimolai Armando di Pordenone, in memoria del padre Alpino Luigi, combattente della prima guerra mondiale e del fratello Giovanni, classe 1919 croce al V.M., C.M dell’8° reg. Alpini, completa la scalinata costruita in precedenza. Viene inaugurata domenica 11 agosto 1968. Gli alpini si ritrovano alla chiesetta della Madonna delle Nevì per la loro annuale cerimonia, animata dalle musiche della banda di Roveredo in Piano, diretta dal maestro Celia. Dopo l'alza bandiera, il vice presidente dell'A.N.A., rag. Bertagnollì, taglia il nastro trìcolore steso ai margini della gradinata. E' presente il generale Delfino. II vescovo ausiliare Carniello, assistito dall'arciprete di Aviano don Artico, dal cooperatore don Mozzon e da padre Angelo Biancat, missionario avianese, prossimo a partire per le Filippine, benedice la chiesa. Segue quindi la gara di marcia in montagna alla quale partecipano mezzo centinaio di alpini in servizio e in congedo, articolati in sedici squadre. Dopo la premiazione, avvenuta a mezzogiorno, è distribuito il rancio preparato dalle cucine mobili dell'8° Bersaglieri.
Nel tardo pomeriggio dell' 11 agosto1968, i dirigenti il gruppo di Aviano iniziano la via del ritorno, verso la pianura. Così fa anche Nando De Zan con la sua jeep, nella quale prendono posto la moglie Vittoria Rizzo di anni 48, il consigliere del gruppo Giuseppe Tesolin di anni 42, col figlio Walter ed i coniugi Colauzzi. In località Crode de la Madonna, alle ore 19, l’automezzo improvvisamente precipita nel burrone. Un’ambulanza e un automezzo militare provvedono al trasporto dei feriti. La sig. Vittoria Rizzo, moglie di De Zan decede durante il tragitto. Nella notte, per le gravissime ferite, anche Pino Tesolin cessa di vivere. Il 14 agosto, ad Aviano si svolgono le onoranze funebri di Pino Tesolin e della signora De Zan. Il 15 agosto anche la forte fibra di Nando cede. Il 16 Aviano la popolazione tutti gli alpini compatti e commossi presenziano alle esequie.
11 luglio 1969: Gli alpini in armi sono a Piancavallo, qui giunti per la prima volta: sono due compagnie del gruppo del 3° artiglieria da montagna provenienti dalla Valcellina e reduci dalle esercitazioni estive svolte nelle Prealpi carniche
12 luglio 1969: Alle 19, nello spiazzo che si stende tra il rifugio del CAI e il Park Hotel ha luogo la manifestazione folkloristica in onore degli alpini in armi, da parte del gruppo danzerini F.Angelica di Aviano, la fanfara della Julia e il coro dell'ottavo Alpini con musiche e canti di tutta l'epopea alpina. Successivamente, alle ore 21, nel rifugio del CAI, il consiglio dell'Ana pordenonese offre una cena in onore dei Generali ed Ufficiali presenti.
13 luglio1969 a Piancavallo: Il saluto e la soddisfazione dei cinquemila Alpini soci della Destra Tagliamento per la venuta nelle nostre montagne dei commilitoni in armi, è espressa dal presidente della Sezione dott. Scaramuzza. Risponde il generale San Giorgio ringraziando per le accoglienze fatte agli alpini.
10 agosto tradizionale Trofeo Madonna delle Nevi. Viene posta, ai piedi della scalinata che conduce alla chiesetta una lapide a ricordo di Tesolin Pino, De Zan Nando e di Vittoria De Zan.
Con delibera dell’Assemblea Ordinaria del 23 dicembre 1969 viene approvato il Regolamento del Consiglio di Gruppo nei seguenti punti:
1) Durata in carica tre anni
2) E’ composto da Capogruppo, vice Capogruppo e 18 Consiglieri effettivi.
3) Capogruppo e 10 Consiglieri effettivi eletti direttamente dall’Assemblea.
4) Cinque Consiglieri scelti e nominati dal nuovo direttivo nella sua prima riunione.
5) Fanno parte del Consiglio, a tutti gli effetti, gli iscritti che hanno ricoperto la carica di Capogruppo
6) Il Vice Capogruppo e il Segretario sono scelti tra i Consiglieri.
Febbraio 1970, nei primi giorni di febbraio gli Alpini in armi sono tornati nella zona del Piancavallo. Un reparto della 116a
mortai del battaglione Belluno del 7° Reggimento Alpini si accantona nel la zona Baracca del Sauc. Gli Alpini di Aviano, rappresentati dal Capogruppo Barbieri, dal Vice Conte, dal segretario Cipolat e dal consigliere Patessio, fanno gli onori di casa, esprimendo al comandante la compagnia capitano Spagnut, friulano di Pulfero, ed a tutti gli altri ospiti il più cordiale benvenuto a nome delle penne nere di tutta la destra Tagliamento.
Nel 1972, centenario delle truppe Alpine, si abbina l’iniziativa per il dono del sangue. Da quella data, per due volte all’anno, gli Alpini di Aviano donano il loro sangue sentendolo come un dovere sociale.
II 6 maggio 1976 alle ore 21.30 il Friuli è devastato da un violento terremoto che semina morte e distruzione. Oltre 1000 risulteranno i morti e diversi i comuni delle province di Udine e Pordenone disastrati o danneggiati. Nel crollo della Caserma di Venzone perdono la vita tre alpini di leva della nostra provincia: Bruno Raggiotto di Fiume Veneto, Graziano Mucignat di Azzano Decimo e Carlo Roman di Cordenons. II presidente dell'ANA Nazionale Franco Bertagnolli recatosi subito sul posto comprende perfettamente la gravità della situazione e propone al consiglio direttivo l’istituzione di 10 cantieri di lavoro gestiti direttamente dall'ANA (non esisteva ancora il Ministero della Protezione Civile e quindi questa istituzione può considerarsi come la prima manifestazione di Volontariato Organizzato). Le Sezioni d'Italia vengono opportunamente aggregate e assegnate a ciascun cantiere. A Pinzano, oltre a Pordenone, lavoreranno le Sezioni di Conegliano, Imperia, Savona, Treviso, Valdagno e Vittorio Veneto. La Segreteria e la Presidenza della nostra Sezione si mobilitano e fin dal 12 maggio iniziano la preparazione dei locali che ospiteranno gli Alpini e gli amici lavoratori. Si lavorerà ininterrottamente, sabati e domeniche compresi, dal 14 giugno al 16 settembre 1976. II lavoro non pesa, anche se le giornate si susseguono intense. Tutti si rendono conto del grosso contributo di calore umano che si instaura tra la popolazione terremotata e i lavoratori. La presenza degli Alpini rincuora, infonde fiducia, anche se la terra trema ancora, e più volte al giorno, e l’11 e il 15 settembre la scuote talmente forte da far temere di aver perduto parte del lavoro fatto, ma non sarà così. Le riparazioni fatte dagli Alpini resistono. In quei mesi al cantiere giungono persone di ogni ceto sociale, qualcuno attrezzato a tal punto da rendersi autonomo del tutto; lavora ringrazia, e se ne va’. Arrivano materiali, prontamente utilizzati, arrivano mezzi, come il camioncino messo a disposizione dal Comune di Fiume Veneto, indispensabile per il trasporto delle persone e dei materiali. II cantiere è visitato dal Presidente Nazionale Bertagnolli, dal comandante il 4° Corpo d'Armata Alpino gen. Gallarotti, dal comandante la Brigata Julia gen. De Acutis. II vescovo mons. Freschi viene a celebrare una Messa.
I partecipanti al Cantiere n.10 sono stati complessivamente 1061 di cui 35 militari volontari. Le giornate di presenza sono state 6893, le ore di lavoro impiegate negli interventi sono state 53.824 alle quali vanno aggiunte 7.732 ore impiegate dal personale tecnico, contabile, autisti addetti ai trasporti, magazzinieri per il carico e scarico dei materiali per complessive 61.556 ore lavorate. Gli autocarri, i camioncini, le vetture del personale dirigente hanno percorso complessivamente circa 54.000 chilometri.
Alla fine risulteranno rese agibili 383 case: 129 a Pinzano; 94 a Valeriano; 10 a Costabeorchia;
9 a Colle; 5 a Campeis; 5 a Manazzons; 3 a Pontebba; 11 a Vito d'Asio; 12 a Anduins;
23 a Casiacco e Vallalta; 1 a Pielungo; 23 a Sequals; 9 a Solimbergo; 12 a Lestans; 16 a Meduno;
4 a Cavasso Nuovo; 1 a Forgaria; 2 a Flagogna; 7 a Muris; 2 a Pignano; 1 a S. Pietro;
1 a Martignacco; 2 a Montereale Valcellina; 1 a Bueris.
I volontari del Gruppo di Aviano al cantiere n° 10 di Pinzano e i giorni di presenza:
1) Barbieri Mario 65, 2) Basso Luigi 9, 3) Berti Alvise 6, 4) Berto Riccardo 7, 5) Boschian Guerrino 6,
6) Boschian Giorgio 6, 7) Botter Walter 7, 8) Capovilla Franco 6, 9) Cipolat Beniamino 8,
10) Cipolat Elio 9, 11) Cipolat Luciano 9, 12) Conte Paolo 6, 13) Cover Angelo 9, 14) De Bortoli Angelo 5,
15) De Bortoli Daniele 7, 16) De Bortoli Mario 7, 17) Della Puppa Gianfranco 6,
18) Dian Menegoz Rinaldo 7, 19) Fedrigo Silverio 9, 20) Gant Carlo 4, 21) Marchet Sante 1,
22) Patessio Antonio 3, 23) Patessio Giovanni 7, 24) Piccioni Luigi 6, 25) Polo Friz Ermanno 2,
26) Polo Friz Francesco 2, 27) Redolfi Britol Bruno 7, 28) Tesolin Stefano 11, 29) Visentin Renzo 8,
30) Zanette Dario 6, 31) Zanetti Mario 13, 32) Zanus Angelo 6, 33) Cipolat Lino 1, 34) Caporal Giuseppe 1,
35) Della Grazia Sandro 1, 36) Doimo Lino 1, 37) Doimo Liberale 1, 38) Gant Gino 2,
Nel maggio 1976 quando, pochi giorni dopo il terremoto, cominciarono a pervenire alla Sezione di Pordenone offerte e contributi pro terremotati. La maggior parte di questi erano fatti con uno scopo ben specifico: per aiuti e interventi in favore della popolazione della nostra Provincia duramente colpita dai sisma. Per questo le offerte non vennero dirottate in altre direzioni, e in Sezione si pervenne alla determinazione di non polverizzarle in interventi a pioggia, ma impegnarle in qualche cosa di durevole, in una nuova casa di abitazione. Scelta la località e l'opera, tutti gli alpini della Sezione si dedicarono col massimo impegno, con la passione e l'entusiasmo più vivo alla costruzione di questa casa che, iniziata nell'ottobre 1977, sospesa nei mesi invernali, è stata terminata nel luglio del 1978. La costruzione fu affidata, nei 5 giorni lavorativi settimanali, alla Impresa Edil Alpe S.n.c. dei soci Aldo Del Bianco, Fortunato e Bruno Zoia, Franco Del Bel Belluz, tutti Alpini; mentre nei sabati e nelle domeniche, con la direzione di Aldo Del Bianco, vennero da molti gruppi della Sezione schiere di Alpini e di Amici degli Alpini che prestarono volontariamente e gratuitamente la loro opera. I lavori iniziarono il 10 ottobre '77 e a metà dicembre la casa era già coperta. Dopo la pausa invernale, i lavori ripresero a marzo '78 e a luglio la casa era completa in tutte le sue parti interne ed esterne. Le presenze giornaliere furono 300, mentre i volontari che offrirono il loro lavoro furono 176. Oltre ad Aldo Del Bianco che fungeva da capo cantiere, la parte tecnica è stata curata dai Consiglieri Fulvio Lenarduzzi, Luigi Botter, Loris Tinor Centi e Mario Pessa mentre il consigliere e Segretario Giovanni Gasparet ha curato la parte contabile. Le chiavi della casa bifamiliare vengono consegnate al Sindaco del Comune di Cavasso Nuovo durante una solenne cerimonia che ha luogo domenica 27 agosto 1978. II Presidente di Sezione dott. Mario Candotti nella sua allocuzione dice che «La cerimonia odierna ha per noi Alpini della Sezione di Pordenone una particolare importanza sul piano associativo e un valore particolarissimo sul piano morale e sociale. Siamo qui riuniti per consegnare alla Comunità dì Cavasso Nuovo questa casa di abitazione da noi costruita per i «Fradis furlans» colpiti dal terremoto. È il frutto di un anno di lavoro e di impegno e noi oggi siamo fieri e orgogliosi di aver portato a termine quest'opera che è tutta e completamente nostra. Ora, fieri e orgogliosi della nostra opera, doniamo questa casa al Comune di Cavasso Nuovo perché venga messa a disposizione di due famiglie terremotate senza chiedere in cambio nulla. II premio gli Alpini lo hanno già ricevuto nel piacere di aiutare gli altri, nel profondo senso di un dovere compiuto che ci riempie il cuore e la mente».
Elenco dei soci e amici del Gruppo ANA che hanno prestato volontariamente la manodopera per la costruzione della casa di Cavasso Nuovo:
Barbieri Mario, Redolfi Bruno Strizzot, Redolfi Bruno Brittol, Cipolat Beniamino, Mazzega Giuseppe, Mantagner Graziano, Visentin Renzo, Basso Luigi, Fabbro Luigi, Tamai Maurizio, Doimo Liberale, Scolaro Renzo, Cipolat Luciano, Doimo Pietro, Dian Menegoz Rinaldo, James Yohe, Calderan Angelo, Cover Claudio, Paronuzzi Gian Marco, Polo Del Vecchio Giovanni Battista, Del Cont Guerrino, Boschian Giorgio, Zammattio Giovanni, Boschian Bailo Eugenio, Basso Micre, Calderan Renato, Fedrigo Silverio.
L'impresa ANA A.I.D
1 ottobre 1976. La fiducia degli Stati Uniti d'America per I'Associazìone Nazionale Alpini prende veste ufficiale. Il primo accordo viene solennemente firmato a Palazzo Belgrado. Nella sede della Provincia di Udine. I primi sette miliardi hanno due nomi a garanzia. Quello di Arturo G. Costantino (delegato del Congresso e direttore del programma A.I.D Agency for International Development) e quello di Franco Bertagnolli (presidente nazionale dell'ANA).
Nasce il Programma ANA AID per il Friuli.
La grande macchina si mette in moto.
1 gennaio 1977. Iniziano i lavori. Direttore e coordinatore di tutto il programma è Ernesto Siardi. Responsabile dell'AID in Friuli è Merten M. Vogel.
6 febbraio 1978. Altri 23 miliardi di lire vengono affidati all'ANA. Siamo nel Municipio di Spìlimbergo e viene sottoscritto l'accordo di donazione.
31 dicembre 1982. La promessa è stata mantenuta. Tutto è compiuto. Ogni costruzione è già stata consegnata ufficialmente agli Enti locali. II funzionamento è perfetto in ogni particolare. Realizzazioni d'avanguardia. La comunità friulana può godere di un servizio invidiabile.
Costo complessivo 53 miliardi di lire. Spesi fino al centesimo e nel modo più bello.
L'ANA ha contribuito direttamente al programma con 450 milioni. Per spese direzione lavori. Assistenza tecnica di cantiere. Gestione.
I risultati della stupenda collaborazione fra USA ed ANA sono illuminati dal sole.
OPERE COSTRUITE
CENTRI RESIDENZIALI PER ANZIANI
BUIA posti letto 80 superficie mq. 4.400
MAGNANO DI RIVIERA 80 4.460
MAJANO 100 5.535
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SCUOLE
AVIANO aule o letti 7 A tipo ELEMENTARE superficie mq. 892
CIVIDALE 30 A MEDIA “ 5.800
MANIAGO 19 A LICEO SCIENT. 4.300
SACILE 31 A SUPERIORE SEC. 6.500
S. PIETRO AL NATISONE 80 L CASA STUDENTE 3.280
SPILIMBERGO 31 A AGRARIA 6.500
Tra maggio e luglio 1978 gli Alpini sono impegnati all'oratorio S. Zenone dove provvedono al rifacimento della recinzione, delle infrastrutture e dell'impianto di illuminazione del campo da tennis. Ci si serve dei potenti mezzi messi a disposizione dalla Base NATO di Aviano.
Nel 1979 e 1980 ancora legati al Gruppo di Aviano, gli alpini di Giais costruiscono il monumento ai Caduti, su progetto del Geom. Berti Luigi. Esecutore dell’aquila del monumento è l’artista Romiro Lisotto. Il giorno 24 agosto 1980 ha luogo l’inaugurazione alla presenza delle autorità Civili e Militari.
Nasce nel 1980 il primo nucleo di Protezione civile dell’ A.N.A, per iniziativa degli otto gruppi della zona Pedemontana e precisamente quelli di Aviano, Marsure, Giais, Montereale, San Leonardo, San Martino, Budoia, Polcenigo. Motore dell’iniziativa il Capogruppo di Aviano Barbieri cav. Uff. Mario. Aderiscono alla nuova iniziativa circa 70 volontari e con le attrezzature ed i mezzi messi a disposizione dai Gruppi o dai singoli volontari si crea un’organizzazione logistica capace di impiantare e far funzionare per almeno 48 ore una tendopoli, comprendente: cucine, refettorio, dormitori, servizi igienici e docce, sufficiente per circa 500 persone. Per vari anni l’attività si limita ad esercitazioni a livello locale, anche se alcune con la supervisione della Prefettura di Pordenone; poi si esce dai limiti della zona per partecipare alle esercitazioni organizzate dall' A.N.A. a Ferrara di Monte Baldo, in provincia di Verona, nel 1986 ed a Trieste nel 1989.In entrambi i casi la partecipazione e i risultati sono buoni.
Il 1990 è l’anno della svolta. Infatti, in seguito ad una nuova legislazione sulla Protezione Civile a livello regionale e nazionale ed alla conseguente nuova politica seguita dalla nostra Sede Nazionale, inizia la vera vita della Protezione Civile della Sezione. L'iscrizione dei volontari viene ora effettuata con norme e schede uniformi su tutto il territorio nazionale e vengono precisati i compiti affidatici e le garanzie offerte.
II 1981 è l’anno internazionale dedicato all’handicappato. Gli Alpini della Sezione di Pordenone hanno saputo del caso e hanno provveduto. Da Lesis, ultima frazione del Comune di Claut verso la forcella Clautana, al Brandol si arriva percorrendo un ripido sentiero. Nella casa del Brandol vive Antonietta Parutto paralizzata dalla nascita. Non parla. Soltanto l’occhio lucidissimo e attento alle cose, fa comprendere che capisce, che sente e che vive il miracolo della natura che le sta intorno. I genitori sono emigrati in Belgio e i nonni l’hanno accudita, le hanno riempito quel po' di panorama che poteva vedere, ma non sono mai riusciti a portarla in paese. Ci vorrebbe una strada che consentisse ad una autovettura di arrivare sino al Brandol. II consiglio Direttivo Sezionale ha stanziato metà della somma necessaria per aprire una strada lunga circa 350 metri; per l'altra metà ci ha pensato l'amministrazione comunale. L’impresa Parutto di Claut ci ha messo un po' di cuore in una operazione di ingegneria, mentre gli Alpini, cappello con la penna in testa non hanno atteso grandi cose. Piantato un campo di alcune tende e portata sin lassù una cucina da campo, si sono messi al lavoro e in pochi fine settimana hanno completato l’opera. Forse senza gli Alpini, Antonietta avrebbe continuato a rimanere lassù. Da fine giugno 1981 una strada di circa 350 metri, larga, inghiaiata e tombinata con il suo bel muro di sostegno della parete della montagna collega il fondovalle con la casa del Brandol. Antonietta potrà scendere in carrozzella per la prima volta a Claut, vedere un paese che, per lei, può già rappresentare il mondo intero. II 19 luglio 1981 c'è l’inaugurazione dell’opera. Per la costruzione della strada del Brandol sono stati impegnati 16 gruppi per un totale di 109 presenze e 872 ore lavorative. Del gruppo di Aviano: Mario Barbieri, Antonio Cesco, Massimo Cesco, Piero Del Cont, Claudio Manut, Giorgio Venier, Giuliano Venier.
Gli alpini di Giais, nel 1981, autonomi ma ancora legati al Gruppo di Aviano, provvedono alla costruzione della sede nei pressi del monumento, adattando un prefabbricato alle loro esigenze, ricavandone, inoltre una cucina e un fogher.
Tra giugno e ottobre 1981 viene costruita in Piancavallo, di fronte alla chiesetta di Collalto, la Baita degli Alpini che sarà la sede del Gruppo in montagna. Vengono impiegate quasi 1000 ore di lavoro con 37 presenze per preparare la struttura base in cemento armato su cui installare un prefabbricato in legno acquistato dal Comune di Meduno. Sono stati messi in atto tutti gli accorgimenti come si conviene ad una struttura di montagna, che deve sopportare neve e gelo, ma anche soddisfare le esigenze degli Alpini. Viene inaugurata il 18 settembre 1983.
La baita con delibera dell’assemblea del 17 novembre 1983 viene dotata di un regolamento per l’uso.
REGOLAMENTO PER L'USO DELLA BAITA IN PIANCAVALLO
Art.l
La BAITA denominata "BAITA DEGLI ALPINI" sita in Piancavallo, in Via degli Alpini, località "Colalto", è di proprietà della Associazione Nazionale Alpini Gruppo di Aviano che ne controlla l'uso e l'amministrazione attraverso i suoi organi sociali, stabiliti dallo Statuto nazionale (art. 28) .
a ) assemblea dei soci del Gruppo;
b ) Capo Gruppo;
c ) Consiglio di Gruppo
Art. 2
L'uso della BAITA è destinato esclusivamente a fini associativi ed è disciplinato dal presente Regolamento, approvato dalla assemblea ordinaria di Gruppo in data 17 dicembre 1983.
Art. 3
Ogni socio, regolarmente iscritto al Gruppo Alpini di AVIANO, ha diritto all'uso della BAITA entro i limiti previsti dal presente Regolamento.
Art. 4
L'uso della BAITA si intende limitato ad una giornata e per più soci nella stessa giornata, salvo quanto stabilito dall'arto 6 del presente Regolamento
Art. 5
Ogni socio può essere accompagnato dai propri familiari, parenti o amici e si rende responsabile del loro operato.
Art. 6
L'uso della BAITA per più di un giorno, fino ad un massimo di giorni tre ed eventuali pernottamenti, è subordinato a preventiva approvazione scritta del Capo Gruppo (o del Vicecapogruppo in sua assenza}
Art. 7
L'ordine e la pulizia della BAITA,sono responsabilità del socio durante la sua permanenza ed è dovere del socio stesso di controllare, nel lasciarla, che tutto sia in perfetto ordine, che porte e finestre siano chiuse, le luci spente, il caminetto senza residui di fuoco, i rubinetti dell'acqua chiusile porte chiuse a chiave.
Art. 8
La BAITA dovrà essere usata soltanto per motivi ricreativi, di necessità o associativi.
il suo uso non dovrà mai essere motivo di scandalo, lucro,interesse, lamentele dei vicini, o denuncia.
Il socio che si rende responsabile di una o più infrazioni al presente articolo, perde il diritto all'uso della BAITA nei casi lievi; in caso di particolare gravità, ne verrà proposta la radiazione dall'A.N.A,a termini di Statuto nazionale.
Art. 9
Il controllo dell'uso della BAITA,e del rispetto del presente Regolamento, viene effettuato attraverso i soci Consiglieri del Gruppo,delegati dal Consiglio Direttivo.
Art. 10
Al fine di controllare l'uso della BAITA,vengono istituiti registri:
A) data,ora e nominativo del socio al quale sono state consegnate le chiavi;
B) data,ora e nominativo del socio che riporta le chiavi
Detti registri saranno ubicati
REGISTRO A: presso il Bar Cimon di Piancavallo,per la prima consegna della chiave e la sua successiva restituzione. Come da accordi presi con il titolare del Bar Cimon,la chiave verrà consegnata solo previa identificazione e qualifica del socio,che dovrà esibire la tessera A.N.A in regola con la iscrizione ed un valido documento di identificazione;
REGISTRO B) : presso la BAITA,per la eventuale consegna da parte del socio,che per primo ha aperto,firmando nel registro A), ad altro socio che ha raggiunto la BAITA più tardi e che intende trattenersi 01 tre la partenza del primo socio Quest'ultimo,è tenuto a dimostrare la sua appartenenza al Gruppo di Aviano,in caso ne sia richiesta
Art. 11
L'uso della BAITA non è soggetto ad alcun compenso. Purtuttavia quanto vi viene consumato dei generi di consumo in essa esistenti, dovrà essere rimborsato secondo i costi riportati in apposita tabella,affissa nella BAITA. II relativo importo,dovrà essere versato in apposita cassetta, predisposta a questo scopo.
Art. 12
Il presente Regolamento può essere modificato ogni qualvolta si renda necessario, dal direttivo di Gruppo riunito in maggioranza o su richiesta scritta da uno o più soci, ed ogni modifca dovrà essere ratificata dalla assemblea dei soci alla prima successiva convocazione.
Art. 13
Ogni controversia inerente all'uso della BAITA, dovrà essere portata a conoscenza del direttivo di Gruppo dagli interessati e verrà risolta in arbitri amichevoli compositori che decidono secondo equità e definitivamente.
Art. 14
Copia del presente Regolamento sarà esposta nella BAITA, nella sede di Gruppo,ed inviato a tutti i soci del Gruppo A.N.A. di Aviano e,per conoscenza, al Presidente della Sezione A.N.A. di Pordenone.
Letto,discusso ed approvato dalla assemblea dei soci riunitasi presso la sede di Gruppo in data 17 dicembre 1983.
VISTO E F/TO : IL CAPO GRUPPOMario Barbieri
IL V.CAPO GRUPPO Paolo Conte
IL SEGRETARIO Giacomo Marano
Nel 1983 nasce ufficialmente il Gruppo ANA di Giais, staccandosi dal Gruppo di Aviano. Il 17 luglio ha luogo la cerimonia della costituzione e benedizione del gagliardetto, madrina è Maria Polo Perucchin in Polo Friz.
Negli anni 1983/84 gli Alpini sono stati impegnati nella ristrutturazione del vecchio edificio della scuola di Costa messa a disposizione dal Comune per farne la sede di Gruppo. La scuola era chiusa dal 1960 ed in stato di abbandono e degrado totale, ma la tenacia degli Alpini l’hanno trasformata in luogo accogliente come si può vedere dalla foto.
1986 Adunata Sezionale ad Aviano. Il Gruppo di Aviano organizza l’importante manifestazione con il massimo impegno. Comprende tre giornate intense con mostre fotografiche, sfilata partendo dal monumento ai caduti di Villotta, ove era stata posta una corona, per concludere ad Aviano le cerimonie ufficiali e la S. Messa officiata da Mons. Mascherin. Il rancio alpino e l’allegria fanno il resto.
Nel 1987 La Via di Natale, Ente che opera nella sensibilizzazione dei problemi connessi con la piaga del cancro, ha fatto installare un prefabbricato di 10 vani (cucina, servizi con doccia, soggiorno, 6 camere da letto e ripostiglio, per accogliere i parenti dei degenti costretti talvolta a lunghi periodi di assistenza e che non possono permettersi di soggiornare in Albergo. Gli Alpini dei gruppi di Aviano e Fiume Veneto hanno collaborato nella costruzione del basamento in cemento armato, nella costruzione della pavimentazione interna, dei marciapiedi, del muretto e della recinzione e della sistemazione dell'area esterna con costruzione del parcheggio e messa a dimora delle piante. L’installazione del prefabbricato è stata fatta da una ditta specializzata. Sono state impiegate 15 giornate lavorative con 40 presenze. L’opera è stata inaugurata nella primavera del 1989.
Dal 1987 al 1996 il gruppo partecipa alle varie manifestazioni Nazionali e Sezionali. In questo periodo và ricordata la marcia del Tricolore. Memorabile e pieno di ricordi il percorso, a piedi, da Aviano a Trieste. Con il Gruppo di Aviano vi parteciparono anche il col. Lagassey e il col. De Luca della Base USAF.
Dal 26 febbraio al 28 agosto 1993, sotto la direzione di Cipolat Luciano e Doimo Liberale, il Gruppo provvede alla ristrutturazione del monumento ai Caduti di Villotta di Aviano. Sovrintende ai lavori il cav. Uff. Mario Barbieri. Un impegno costante, nei sabati e domeniche, per la pulizia di tutte le rocce carsiche che compongono il monumento, la sistemazione delle statue, il ripasso delle scritte e la pavimentazione della scalinata. Una targa posta al lato destro del monumento ricorda l’intervento.
Con l’esito delle votazioni dell’assemblea del dicembre 1996 viene nominato Capogruppo per il triennio 97-99 il rag. Gianfranco Della Puppa, successivamente riconfermato e tutt’ora in carica. Dopo trenta anni di conduzione lascia l’incarico di Capogruppo il cav. Uff. Mario Barbieri, che resterà comunque nel consiglio come membro di diritto. Creare una nuova aggregazione, ricercare nuovi iscritti e soprattutto avviare un contatto con i giovani congedati, è il primo compito che si prefigge il nuovo Direttivo. Viene formato un gruppo sportivo di giovani nelle varie specialità: Calcio , bocce, tiro al bersaglio, scii di fondo e discesa. In breve negli anni successivi si raggiungono prestazioni e successi insperati in quasi tutte le discipline.
Nel 1997 viene deliberato ed avviato l’ampliamento della Baita in Piancavallo. Numerosi alpini si dedicano nei sabati e nelle domeniche, da giugno a dicembre, al lavoro in quota. Viene portata a termine la costruzione che comprende l'allungamento di una falda del tetto per ricavarne una cucina sottostante, ben solida in cemento e mattoni, con interni e pavimento piastrellati. Il progetto è del Geom. Alvise Berti.
Viene nel contempo decisa la pulizia della scalinata, che porta alla chiesetta, usando una potente idropulitrice.
Aprile 97 il Gruppo è chiamato a preparare la pastasciutta per gli allievi delle scuole in occasione della festa degli alberi.
Sempre nel 1997 il Gruppo partecipa compatto alla giornata dedicata all’ecologia.Tonnellate di immondizie vengono recuperate lungo le strade del paese, Madonna del Monte e depositate in discarica.
Nel dicembre 1997 si pone in calendario un simpatico incontro con gli ospiti della casa di riposo di Aviano. Ogni anno gli alpini porteranno un coro. Il Primo anno ha visto la presenza del Coro Julia di Fontanafredda
Nel 1998 si provvede alla riverniciatura del tetto della Chiesa. L’impegno costante fanno ritornare nuovo il manufatto.
A giugno 1998 viene ristrutturata e abbellita la vecchia baracca situata ai margini della chiesetta, in Piancavallo, assume una veste decorosa e viene destinata al ricovero di attrezzi.
In agosto 1998 nel corso della cerimonia del consueto Raduno di Piancavallo viene ricordato il 30° della costruzione della Chiesa.
Nel Novembre 1998 viene definita con il Comune di Aviano la cessione della Baita, sede del Gruppo in Piancavallo, con l’impegno da parte dell’Amministrazione che la stessa rimane con contratto in comodato gratuito per 99 anni, con clausole di salvaguardia per il Gruppo Alpini. L'atto di donazione era dovuto a seguito della precedente delibera del consiglio di Gruppo del 27 febbraio 1995.
All'incontro alla casa di riposo, di Aviano, del novembre 1998, questa volta è presente il nostro quintetto che accoglie con soddisfazione, nella consapevolezza di aver dato un momento di svago agli ospiti, i numerosi applausi.
Nel 1998 viene deliberato di intervenire sulla recinzione della zona di rispetto in Piancavallo. Vengono sostituiti tutti i pali guasti e viene estesa la recinzione ex novo nella parte posteriore della Chiesa. Il tutto viene effettuato con lavoro intenso al sabato e alla domenica. Tutti i pali rinforzati con reggetta in ottone e trattati con carbonina per aumentarne la durata
La Prima rassegna corale, si svolge nel 1999. La stessa ha luogo con successo nel Duomo di Aviano. Partecipano la Corale Julia di Fontanafredda e il Coro Passons di Udine.
Il consueto incontro alla Casa di Riposo, di Aviano, del mese di novembre, avviene con il Coro Riccolbono.
Nel 1999 ha luogo, con i Gruppi della Pedemontana, un intervento esterno presso la parrocchiale di Roveredo in Piano. Il Gruppo partecipa alla pulizia del muro di pietra ed alla sua ricostruzione nei punti diroccati.
In Aprile del 1999 aderendo ad un appello di aiuto per le popolazioni della ex Jugoslavia il Gruppo si rende disponibile alla raccolta di materiale didattico che viene consegnato per la destinazione in Bosnia al Comando dell'Ariete.
Sempre nel 1999 Viene richiesto al Gruppo Alpini di Aviano un primo ed urgente intervento sul campanile. Si tratta di rimuovere e ripulire la parte alta del tetto sul quale sono nate piante che nel tempo hanno raggiunto dimensioni notevoli. Viene improntato il cantiere di lavoro e in due giorni si completa la pulizia. Viste le infiltrazioni d'acqua il Gruppo senza pesare su nessuno interviene in maniera più massiccia e oltre ad effettuare la pulizia della cella campanaria coperta di scorie dei colombi ( ben 40 sacchi vengono calati a terra) si provvede a rifare il pavimento e gli scarichi piovani. Approfittando del lavoro in corso vengono sistemate le grate in zinco fornite da una ditta del luogo, nelle finestre per evitare l'entrata dei colombi e messa in sicurezza la balaustra della cella campanaria che presentava notevoli punti di cedimento.
Nell’ aprile 2000 ha luogo la seconda rassegna dei cori alpini in Duomo ad Aviano. Partecipano con grande successo il Villa Chorus e l'Ottetto Herman ( ex componenti questi ultimi del Coro della Brigata Julia)
Aprile 2000 ha luogo il primo gemellaggio con la Base Usaf. organizzato dal Gruppo di Aviano . Gli alpini della pedemontana e anche di altri Gruppi partecipano alla giornata caratterizzata da giochi , sport e divertimento. A mezzogiorno il pranzo,offerto dal Gruppo di Aviano e parte dagli Americani.
In aprile del 2000 il Gruppo sistema in maniera decorosa la Sede, in Via del Santuario.
Viene rifatto il pavimento, sistemata la stanzetta già adibita ad ufficio, con soffittatura nuova in travi di legno.Ne viene ricavata una bella cucina. Vengono, inoltre, posizionati davanzali in marmo sulle finestre e sistemati tutti i serramenti, imbiancatura di tutta la parte interna, messa in mostra, su mensole appositamente costruite, tutte le coppe e i trofei ricevuti.
Nel maggio 2000, il Gruppo partecipa a Sesto al Reghena al Giubileo degli Alpini.
Sempre in maggio numerosi alpini si dedicano, per alcuni giorni, alla sistemazione della rete del campo sportivo dell’oratorio parrocchiale di Aviano.
Il 31.12.2000 anno del millennio il Gruppo è chiamato a partecipare, organizzando un chiosco, alla festa in Piazza. In una nottata di freddo intenso numerosissime sono le persone che partecipano a degustare i prodotti locali e a bere il buon brulè Si termina alle 6 del mattino.
Nel 2002 intervento sul convento di Pofabbro per rendere abitabile la parte della foresteria. Il Gruppo con diversi partecipanti porta a compimento il lavoro .
Ottobre 2001 129° della Costituzione delle Truppe Alpine. Organizza la giornata il Gruppo di Aviano. Sfilata dalla zona Campo sportivo alla Chiesa. Celebrazione della messa e quindi deposizione della corona sul monumento e discorsi ufficiali.
Nel Febbraio 2001 ha luogo a Castello una bellissima esibizione del Coro Aria Montecavallo. Il maestro Pisano spiega le varie fasi della composizione di una corale.
Numerosissimi i presenti accorsi ad applaudire.
Il 22 settembre 2001 il gruppo di Aviano interviene con la Pedemontana nel turno di lavori sul Castello di Solimbergo. Giornata di intenso lavoro per il consolidamento delle fondamenta e la ricostruzione parziale delle mura di cinta.
Nel novembre 2001 appuntamento alla Casa di riposo con il fantastico Coretto Mandi.
Dicembre 2001 Viene appoggiato il Concerto per la pace. Con la Corale la Betulla e la Banda Usaf viene riempita una serata di musica e canto.
La pastasciutta per tutti a mezzanotte viene preparata dagli alpini con le cucine mobili del Gruppo.
NEL 2001 il gruppo partecipa alla gara di Tiro a segno Sezionale. Strappa il primo posto individuale con il cecchino Verrengia Stefano. Ottimo il terzo posto della squadra.
Nel 2001 ha luogo al CRO di Aviano la mostra di Carlo Gant Poeta del Gruppo. Con questa presentazione fu aperta la mostra:
Il desiderio di Carlo Gant era che l'amico don Sergio Zatti presentasse questa mostra . Essendo egli impossibilitato ad intervenire in quanto impegnato in un corso di spiritualità mi ha delegato per portare le parole che don Zatti scrisse come commento a un florilegio di poesie che Carlo sottopose a un suo giudizio, parole che penso voi tutti condividerete.
Chi di noi non ha mai cercato di scrivere una poesia, a comporre qualche verso, per dare volto a un sentimento, raccontare uno stato d'animo, liberare un sogno?
Papini non ha forse, definito la poesia " quella cosa di cui a volte si ha più bisogno che del pane "
Ebbene da questa "pazzia poetica" fu colpito un giorno Carlo Gant.
La poesia che sonnecchiava in lui fin dalla culla, "poeti si nasce, si desto' improvvisamente quando egli giunse al traguardo della pensione.
Fino allora niente che facesse sospettare in Carlo la " sindrome del Parnaso", l'attrazione cioe' verso l'abitazione delle muse.
Era stato ottimo elettricista , esperto in "volt" "watt" "ampere", onde hertziane e non c'era spazio allora per le divagazioni poetiche fu in una notte d'insonnia che la musa si insinuò maliarda e tentatrice, e Carlo divenne subito alunno di Calliope.
Inutile dire adesso che quell'incontro notturno non svelo' al mio compaesano i segreti della metrica e gli "accessori" ,possibili strumenti tecnici del poetare, ma quella regola aurea che guida la poesia " va' dove ti porta il cuore".
Il grande evento nella vita del bravo elettricista e' stata l'appartenenza al corpo della "penna nera" e le sue poesie sono attestato di fedelta' e un tributo di gratitudine a quei soldati umili e sconosciuti che nella prima e seconda guerra mondiale , sul sabotino come in grecia, sul grappa e lungo le rive del don, hanno scritto pagine magnifiche di abnegazione e di eroismo.
"un mulo dimenticato" "chiesetta alpina" "su ll'Ortigara" "natale in Trincea " "un elmetto arrugginito" e tanti altri sono i titoli di brevi composizioni nelle quali con versi semplicissimi viene scritta l'epopea degli alpini , la storia mirabile di questa gente carica di valori umani.
Nelle loro adunate si possono vedere centinaia di bandiere decorate garrire al vento o, scorgere ombre di soldati immobili per sempre nella neve di Russia o sulle crode del Podgòra o di ascoltare la musica grave e solenne di canti leggendari "dove sei stato mio bell'alpino" "sul ponte di Perati" "il capitano manda a dire" "signore delle cime".
Fra tutte le canzoni vorrei particolarmente ricordare quella che apre la "raccolta poetica " che sintetizza le gesta coraggiose dei nostri alpini nelle desolate lande sovietiche "quel soldato dell'armir".Quindi lode sia a carlo per la sua bella bella vena poetica , per la sua semplicita' e per la sua magnifica mostra.
Nel 2002 Con la collaborazione dei Gruppi Ana della Pedemontana, del CAI, dell 'ANPI e del Ciclo Team Gorgazzo, La Comunità Montana del Livenza ha reso percorribili otto nuovi sentieri, per gli amanti della natura e del verde. Tutto è nato da una serie di incontri tra le varie associazioni e dalle proposte che ne sono scaturite, vagliate e promosse dalla Comunità Pedemontana del Livenza. Alla fine è stato stilato un protocollo d’intesa e ciascuna delle associazioni impegnate nella proposta di migliorare e ripristinare un sentiero per ogni zona di competenza. Il lavoro è iniziato il 9 febbraio e si è concluso il 27 aprile 2002. Il Gruppo di Aviano si è impegnato al ripristino e recupero del “sentiero San Giorgio”. Partenza Colle San Giorgio (cabina centrale telefonica) Arrivo Colle San Giorgio (ponte torrente Cialata)Lunghezza: 6 Km e 8oo metri, altezza massima 490 mt. s.1.m.
Interventi effettuati: decespugliamento, taglio arbusti, intervento con piccone e pale, tabellatura e segnaletica verticale.
Trattasi di un sentiero che si sviluppa alle spalle del Colle San Giorgio e parte dalla cabina della centrale telefonica usufruendo di un primo breve tratto della stradina che porta alla chiesetta del Colle. Subito viene abbandonato per riprendere altro sentiero tracciato che porta a quota 279 per proseguire inerpicandosi lentamente fino a quota 405. Nel breve tragitto e' ispezionabile una vecchia grotta ricavata nella roccia e utilizzata in passato dai pastori . Da quota 405 si prosegue pressoché in piano superando di volta in volta piccole e belle vallate per giungere ad una bellissima microsorgente , ben conservata , mai asciutta durante tutto l'anno, anche nei periodi piu' caldi. Dalla sorgente si prosegue con una breve risalita fino a 500 mt per ridiscendere poi gradualmente a fianco del torrente Cialata fino a giungere ai ruderi della casera S.Giorgio e proseguire quindi verso la Chiesetta per ridiscendere e giungere al ponte sul torrente Cialata che segna l'entrata al Colle San.Giorgio.
Nel totale per il ripristino del sentiero sono state impiegate 632 ore, ripartite tra i soci:
Pitter Narciso 144, Tesolin Stefano 136, Cauz Renato 16, Cover Claudio 32, Della Puppa Gianfranco 46, Fedrigo Silverio 30, Montagner Graziano 38, Pegorer Alvise 18, Tesolin Nino 22, Calderan Angelo 16, Doimo Liberale 16, Capovilla Carlo 22, Della Puppa Mauro 32, Ventura Pietro 8, Bonassi Tullio 16, Doimo Lino 16, Bertacco Antonio 8, Rossetto Sergio 8, Spinazzè Salvatore 8.
Il 25 maggio 2002, passata la stanchezza della bellissima Adunata Nazionale a Catania, il Gruppo Alpini C.Battisti di Aviano, con gli altri Gruppi della Pedemontana, in testa il delegato di zona Mario Povoledo, una trentina di soci della sezione, di cui 10 del Gruppo di Aviano, muniti di pale, motopic e tanta buona volontà si presentano a San Vito al Tagliamento pronti per una demolizione di intonaci, sotto la guida di Del Bianco.
L’edificio, l’ex caserma dei Carabinieri, da ristrutturare è della comunità “Il Granello” la cui destinazione è per i portatori di handicap che non possono più trovare assistenza presso “La nostra famiglia”.
Alla sera stessa il lavoro viene portato a termine.
Il 13 luglio 2002 viene registrato il primo CD musicale del “Quintetto di Aviano”.Il quintetto composto da: Sergio Carlon, Mario De Bortoli, Alvise Berti, David Del Corso e Gianni Billiani. Viene dedicato a Ettore Travanut e a Gerometta Gianfranco.
"Fossi stato Tu a guidarci e sostenerci, Ettore, questo CD sarebbe stata tutt'altra cosa. Ma noi l'abbiamo fatto lo stesso per ricordare Te e Franco, la nostra amicizia legata al canto e anche perchè ci rimanesse un ricordo e non andasse perduto quello che insieme abbiamo tanto cantato.
Ci abbiamo provato e questo è il risultato, perché "siamo quelli che siamo".
L'ultima volta che abbiamo cantato insieme a Ettore Travanut è stato al ristorante "Vecjo Fòr" di Andreis; era il 28.11.01 e c'erano: Ettore Travanut, Sergio Carlon, Mario De Bortoli, Alvise Berti, David Del Corso e Gianni Billiani.
Ad ascoltarci, pochi amici: Lando Bellavitis, Alberto Cassini, Giancarlo Del Zotto, Guido Romor, Bepi Meschnik, Paolo Conte, Pino Rosenwirth e Graziano Puiatti.
Abbiamo sempre cantato più per noi che per gli altri ed ora, per non buttar via tutto quello che abbiamo tanto cantato, per ricordare Ettore, Franco e perchè i nostri nipoti ricordino che i loro nonni si trovavano per cantare, abbiamo deciso di raccogliere in questo CD questi pochi canti, sapendo che altrimenti tutto si sarebbe perso nella memoria.
Con questo noi vogliamo lasciare solo un ricordo a pochi (parenti e amici), perchè siamo sicuri che Loro sapranno perdonarci le tante imperfezioni commesse durante il troppo breve tempo dedicato a questa registrazione.
Ora vorremmo porvi rimedio ma è ormai troppo tardi.
3-4 Agosto 2002 Raduno e trofeo Madonna delle nevi in Piancavallo. Viene ricordato il 70° del Gruppo con l'invito a partecipare il sabato sera alla CORALE LA BETULLA la di AVIANO e il coro ANA MONTECAVALLO.
Strappano gli applausi per la loro impeccabile esibizione fatta di canzoni Friulane e di vecchie canzoni degli Alpini.
5-Giugno 2005 -Grande evento nel nostro Gruppo Ana C. Battisti . Si sposa il nostro iscritto . Tenenete Berto Riccardo Sindaco di Aviano con Anna Maria Marini . L'evento storico lo vogliamo condensare in tre significative foto :
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Gli Sposi all' uscita dalla chiesa di Marsure con gli onori dei tenenti colleghi
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Gli Sposi nel giardino della propria abitazione
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Gli Sposi con i tenenti colleghi del corso di Aosta e il Capogruppo di Aviano
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COMPOSIZIONE DEL CONSIGLIO DEL GRUPPO ALPINI
CESARE BATTISTI
DI AVIANO
TRIENNIO 2000-2002
CAPOGRUPPO Rag. Gianfranco DELLA PUPPA
VICE CAPOGRUPPO Alvise PEGORER
SEGRETARIO Renato CAUZ
CONSIGLIERI
Cav. Uff. Mario BARBIERI, Antonio BERTACCO, Angelo CALDERAN,
Remigio CAPORAL, Pietro VENTURA, Liberale DOIMO,
Graziano MONTAGNER, Nevio DE PIANTE, Stefano TESOLIN,
Fabio VIALMIN, Mario CAPOVILLA, Paolo FEDRIGO,
Silverio FEDRIGO, Mauro DE CHIARA, Claudio COVER,
David DEL CORSO, Antonio SPAGNOL, Michele LONGATO,
Stefano VERRENGIA, Salvatore SPINAZZE’ Luciano CIPOLAT
RESPONSABILE DELLA PEDEMONTANA . POVOLEDO MARIO
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COMPOSIZIONE DEL CONSIGLIO DEL GRUPPO ALPINI
CESARE BATTISTI
DI AVIANO
TRIENNIO 2022-2024
CAPOGRUPPO De Piante Vicin Nevio
VICE CAPOGRUPPO Cremon Carlo
SEGRETARIO Tesolin Daniele
CONSIGLIERI
Di diritto:ex capigruppo
Della Puppa Gianfranco - Bientinesi Franco
nuovi eletti
CREMON CARLO , CAUZ RENAT, FEDRIGO PAOLO, LIS IVO,
TESOLIN DANIELE ,REDOLFI STRIZZOT TIZIANO, CIPOLAT GOTET BENIAMINO,
LONGATO MICHELE, DEL CORSO DAVID, VERRENGIA STEFANO
RESPONSABILE ZONA PEDEMONTANA BIZ SERGIO
2003-2012 (80° del Gruppo ANA di Aviano)
Con la pubblicazione del trimestrale "La Manera" visionabile e stampabile cliccando nell'indice a lato e' stata messa in evidenza
l'attivita' del gruppo per il decennio 2003-2021